Copertina di Il Buddha vivente, il Cristo vivente
Categoria: Libri
Editore: Neri Pozza
Pagine: 172
Anno: 1996

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Recensione

Scritto da Mario

Il Buddha fu un essere umano che si risvegliò e, di conseguenza, non fu più incatenato alle numerose afflizioni della vita. Ma allorché alcuni buddhisti affermano di credere nel Buddha, esprimono la loro fede nei meravigliosi Buddha universali, non nell'insegnamento o nella vita del Buddha storico. Credono nella magnificenza del Buddha e ritengono che sia sufficiente. Ma di estrema importanza sono gli esempi delle vite reali del Buddha e di Gesù, perché quali esseri umani essi vissero in modi che anche noi possiamo vivere.

Quando leggiamo: "Il cielo si aperse e lo Spirito Santo scese su di Lui come una colomba", possiamo renderci conto che Gesù era già illuminato. Era in contatto con la realtà della vita, la sorgente della consapevolezza, della saggezza e della comprensione nel Suo intimo, e ciò Lo rendeva diverso dagli altri esseri umani. Quand'Egli nacque nella famiglia di un falegname, era il Figlio dell'Uomo. Quando aperse il Suo cuore, Gli venne aperta la porta del Paradiso. Lo Spirito Santo discese su di Lui come una colomba, ed Egli si manifestò come il Figlio di Dio: santissimo, sapientissimo e grandissimo. Ma lo Spirito Santo non è un'esclusiva di Gesù: è per tutti noi. Secondo una prospettiva buddhista, chi non è figlia o figlio di Dio?

Sedendo sotto l'albero della Bodhi, innumerevoli, magnifici e santi semi sbocciarono ulteriormente nel Buddha. Egli era umano ma, al tempo stesso, si fece espressione del più elevato spirito dell'umanità. Quando siamo in contatto con il più elevato spirito in noi stessi, anche noi siamo dei Buddha, ricolmi di Spirito Santo, e diveniamo molto tolleranti, molto aperti, molto profondi e molto comprensivi.

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