Copertina di Sono qui per te
Categoria: Libri
Editore: Terra Nuova
Pagine: 120
Prezzo: € 11,90 invece di 14,00 sconto 15%
Anno: 2013
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Recensione

Scritto da Mario

Come mantenere vive l'energia e la passione in una relazione duratura? Quali pratiche possono aiutarci a perdonare il partner per il dolore che ci ha procurato? Come iniziare un nuovo rapporto con il piede giusto? Come affrontare la nostra insofferenza o l'attrazione per qualcun altro al di fuori della coppia?

Queste domande, poste con frequenza all'autore, sono state la spinta per elaborare il libro Sono qui per te, il primo in cui il maestro affronta i temi di un'intimità e una sessualità consapevoli.

Il libro offre un concreto aiuto per trasformare positivamente la propria relazione e imparare ad accettare e amare il partner nella sua integrità.

Tra gli ingredienti fondamentali per una relazione duratura, Thich Nhat Hanh suggerisce una comunicazione aperta, l'ascolto profondo, la capacità di affrontare in modo amorevole le emozioni più forti, come ad esempio la rabbia e la paura, e soprattutto la pratica della gratitudine e dell'apprezzamento.

Sono qui per te è dedicato sia alle coppie consolidate che desiderano rafforzare la loro unione, sia a coloro che stanno attraversando un momento critico con il partner, con conflitti e sofferenze.

Scritto con la consueta chiarezza e ricco di consigli per la pratica quotidiana, questo libro è una guida fondamentale per chi desidera creare relazioni intime durature e consapevoli.

"È più semplice innamorarsi che mantenere viva l'intimità e restare fedeli. Thich Nhat Hanh aiuta a seguire il giusto cammino proponendo un percorso comune in grado di rafforzare quei fili che legano insieme una coppia".

Frederic e Mary Ann Brussat, della rivista statunitense Spirituality and Practice

"Un libro ricco di una saggezza profonda. Lo consiglio a tutti coloro che desiderano amare in modo consapevole e vogliono creare relazioni che guariscano i loro cuori e nutrano la loro anima."

Sue Johnson, autrice di HoldMe Tight: Seven Conversationsfor a Lifetime ofLove

INDICE
L'amore vero
L'intimità
Le radici del desiderio
Trasformare la solitudine e la sofferenza
La comprensione e la capacità di perdonare
Tre chiavi per la felicità
I quattro elementi del vero amore
La nostra aspirazione più profonda
Fedeltà
Sutra sulla rete dell'amore fisico
Pratiche
Consapevolezza del respiro
I Cinque Addestramenti alla Consapevolezza
Meditazione di metta
Le cinque consa?pevolezze
Ricominciare
La meditazione dell'abbraccio
Il ?trattato di pace e il biglietto di pace
Appendice
APPROFONDIMENTI
Estratto dal primo capitolo:

"AHUE, IN VIETNAM, nel parlatorio del tempio occidentale detto "del Paradiso" si trovano un paio di pannelli di legno sui quali i monaci hanno inciso due versi:

Privo di comportamenti mondani,

con le ossa di un immortale,

il cuore del Buddha è pieno d'amore.

Questa strofa significa che il Buddha è una persona amorevole e che il genere d'amore che egli insegna è un amore molto ampio e inclusivo. Il suo grande amore permise al Buddha di abbracciare il mondo intero.

Diventando un Buddha, Siddhartha non smise di essere una persona che aveva bisogno di dare e ricevere amore. Anche in lui, come in tutti noi, erano presenti i semi del desiderio sensuale. Se n'era andato di casa all'età di ventinove anni e aveva raggiunto l'illuminazione a trentatré; un uomo di trentatré anni è ancora molto giovane, a quell'età la maggior parte di noi prova ancora molto desiderio ses- suale. Il Buddha aveva in sé abbastanza amore e senso di responsabilità, e una mente sufficientemente risvegliata, da riuscire a gestire la propria energia sessuale. Possiamo fare lo stesso anche noi.

Questo non significa non provare desiderio: lo proviamo, ma non ci lasciamo sopraffare da quella sensazione. Al contrario, possiamo agire a partire da un sentimento d'amore più ampio.

L'amore affonda le radici in una certa misura anche nell'attrazione fisica. In ognuno di noi il desiderio può diventare amore. La pratica di consapevolezza non elimina il desiderio, non gli mette fine. Mettere fine a un impulso simile ci toglierebbe umanità. Noi pratichiamo per acquisire la capacità di gestire il desiderio, di sorridere al desiderio in modo da esserne liberi. Tutti gli esseri umani hanno in sé i semi del desiderio dei sensi. Quando si ripresenta, di tanto in tanto, possiamo impiegare la nostra consapevolezza e visione profonda per sorridere a quel desiderio; allora non ne saremo travolti e non ci lasceremo intrappolare da lui.

L'amore può darci felicità e pace se con il nostro amore non creiamo una rete nella quale imprigionare noi stessi e gli altri. È facile riconoscere il modo corretto di amare: quando amiamo bene non generiamo ulteriore sofferenza. Il Buddha ne ha parlato in un insegnamento intitolato "La rete dell'amore fisico" La parola "amore" in questo sutra ha una connotazione un po' negativa...".

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